Lunga intervista della Gazzetta dello Sport a Carlo Ancelotti, da pochi mesi ct del Brasile. "Sì, sono felice, sono stato accolto come meglio non potevo pensare. Ho tempo libero, mi diverto, mi divido tra Rio e Vancouver, mia moglie è contenta, ho mio figlio Davide a Rio col Botafogo, difficile chiedere di più", ammette l'ex tecnico anche di Milan e Real Madrid.

Le manca la quotidianità del club?
"Macché! Neanche per idea".

E il suo Brasile, inteso come squadra, com’è?
"Buona, molto buona. Abbiamo veterani di livello e giovani di qualità. E siamo circondati da una passione incredibile. Ci chiedono di vincere il Mondiale e quello proveremo a fare. Il digiuno per il Brasile dura da troppo tempo, giustamente vogliono la sesta coppa".

E l’Italia?
"Dovrà di nuovo battagliare passando dagli spareggi e quindi da un’eliminatoria complicata. Spero che riesca a qualificarsi. Deve qualificarsi. E sinceramente penso che ce la farà. Poi ci diamo appuntamento in finale: saremmo tutti felici, gli italiani, i brasiliani e io in particolare. A livello emozionale per me sarebbe meraviglioso".

E la Serie A?
"Bella, equilibrata e con la Roma in testa, che è una sorpresa. Con Gasperini ho Wesley, e qui nel mio staff c’è Juan, ex giallorosso col quale parliamo tanto della Roma. Mi fa piacere vederla lì davanti".

Altre considerazioni?
"Il Milan sta facendo bene approfittando di un grande vantaggio, il fatto di non giocare in Europa, e della praticità di Allegri, Max ha semplificato ciò che tanti cercano di complicare. Non ci vuole molto".

La Juventus?
"Ha una squadra che può competere. E ancora di più con Spalletti, anche se Tudor non aveva lavorato male. Deve trovare continuità e Spalletti con la sua esperienza gliela può dare. Il campionato italiano come ho detto è molto equilibrato e la cosa ridurrà il numero di punti necessari per vincere. Qui in Brasile abbiamo Palmeiras e Flamengo alla dirittura finale, hanno 68 punti e vinceranno con meno di 80. Non dico che in Italia sarà così però la soglia del successo sarà bassa e la cosa farà sì che siano tante le squadre che possono arrivarci, anche chi adesso è indietro può rientrare".

Mette qualcuno davanti?
"Inter e Napoli, che ha subito qualche sconfitta di troppo ma è sempre lì. E poi Roma, Milan e Juventus se la giocheranno fino alla fine".

Dopo la pausa c’è il derby a San Siro.
"Equilibrato come la Serie A. L’Inter ha mantenuto la stessa struttura e Chivu sta seguendo la linea di Inzaghi. L’Inter è una squadra molto solida, come il Milan. Per questo mi aspetto una partita bloccata. In più l’Inter è la squadra più europea che abbiamo: sta facendo benissimo in Champions dove ha vinto tutte le partite e viene dalle due finali in tre anni. Mantiene il suo livello con grande continuità, Marotta è veramente un dirigente capace e ha fatto un grande lavoro".

La nuova formula Champions?
"L’idea di rendere più interessante la fase di gruppo è riuscita solo parzialmente: ci sono partite molto belle ma anche tante altre che finiscono 7-0 o 8-1. Diciamo che è contraddittorio: l’idea era positiva ma si è fermata un po’ lì e oggi come due anni fa l’interesse vero arriva con gli scontri diretti".
 

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 14 novembre 2025 alle 08:14 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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